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al testo di Annalisa Scialpi
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Oh Raperonzolo, la strega si chiamava miss Angoscia e aveva la faccia di bitume e gli occhi giallo gatto.
Ti disse: non ti servono le caramelle, io stessa ti succhierò come una morositas e tu sarai la mia radice di liquirizia, il mio mon cherì con cui addolcirmi le budella.
Così Raperonzolo fu preda delle cascaggini, col tempo iniziò a balbettare, perchè nessuno le aveva insegnato a parlare e nonostante tutto, per qualche strano caso, la fanciulla sapeva cantare.
Sotto di lei sfilavano formicai in processione e zotici contadini con la falce in spalla e Raperonzolo se ne stava impalata, credendo che Angoscia fosse la sua vera madre, assai più delle mura della prigione.
Col tempo camminò a quattro zampe e la strega prese a mungerla per vedere se aveva latte.
La fanciulla non si chiese se fosse pietra o animale, ma un giorno annusò qualcosa nell'aria e al posto delle processioni vide un bel principe biondo come quello descritto da Saint-Exupery, solo un po' meno giovane.
Oh!esclamò e provò a parlare, ma le uscì solo un rantolo.
Oh, oh! Fece allora e dalla sua ugola arrugginita uscì un canto celestiale. Si fermarono le formiche, fiorirono gli anemoni, le spine crearono una passerella come per una sfilata di moda e il principe, che sapeva di miele d'arancio, giunse, impeccabile, alla torre, aggrappato alla sua lunga treccia.
Cosa sei, dolce cagnolina, chiese e Raperonzolo credette di poter essere tutto quello che il principe avrebbe voluto, perchè per la strega era stata uccello da voliera e mucca da mungere e insetto.
Ma, nel momento della promessa della fuga liberatoria, la vecchia annusò l'inganno, prima ancora che Raperonzolo potesse scoprire di essere una donna.
Aiutata dal suo corvo, la condusse nel deserto e la fanciulla partorì due cose rosa che non assomigliavano a una pietra, né a un insetto, né a uno stufato di rape.
Il principe disperò un po' - ma non troppo- ma poi giunse a un patteggiamento con la strega: le avrebbe concesso un posto nel loro casolare invece di marcire in una casa di riposo per vecchie streghe sole.
La strega ammiccò e gli rispose ok, e firmò l'accordo in due copie.
Fu così che il principe trovò Raperonzolo, ma al contrario di quanto aveva potuto immaginare, lei aveva imparato che era meglio rimanere cane.
Così morse il principe che tentò di avvicinarla e lui se ne tornò mogio dalla strega con cui fondò una Rsa per principi e streghe in pensione.
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